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Dichiarazione per la Giornata Internazionale del Lavoro Domestico

16 Giugno 2024

In questa Giornata Internazionale del Lavoro Domestico, rivolgiamo la nostra attenzione a un settore spesso trascurato ma di vitale importanza: il settore dei Servizi Personali e Domestici (Personal & Household Services – PHS). Celebrata il 16 giugno, questa giornata commemora l’adozione nel 2011 della Convenzione 189 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sul Lavoro Dignitoso per i Lavoratori Domestici. Questa convenzione storica riconosce che il lavoro domestico è un vero lavoro che merita le stesse protezioni lavorative di qualsiasi altra professione.

Il Rapporto 2024 sull’Occupazione nel Settore PHS, la più grande indagine mai realizzata sui settori PHS in Europa, ha messo in luce le questioni critiche che affrontano questi lavoratori essenziali. Con oltre 6.500 risposte raccolte da lavoratori, datori di lavoro e utenti dei servizi, le conclusioni evidenziano un settore in crisi, alle prese con carenze di manodopera, alti tassi di turnover e una mancanza di riconoscimento e supporto formale.

I lavoratori PHS, che forniscono cure e supporto indispensabili nelle nostre case, sono la spina dorsale di molti nuclei familiari, permettendo a milioni di persone di conciliare lavoro e vita familiare. Si prendono cura dei nostri bambini, dei nostri anziani e delle persone con disabilità, e svolgono compiti domestici essenziali. Tuttavia, le loro voci sono spesso inascoltate e i loro contributi sottovalutati. Più della metà dei lavoratori intervistati ha espresso dubbi sulla sostenibilità del proprio lavoro fino alla pensione, con quasi il 60% che prevede di lasciare il settore nei prossimi tre anni a causa della bassa retribuzione.

Nonostante i loro contributi inestimabili, i lavoratori domestici, compresi baby sitter, addetti alle pulizie e assistenti domiciliari, hanno tre volte più probabilità di vivere in povertà e affrontano l’insicurezza lavorativa e le ritorsioni. Questi lavoratori meritano di essere valorizzati, protetti e onorati per il loro ruolo vitale. Per questo motivo, sottolineiamo le conclusioni della più grande indagine mai realizzata sul settore PHS in Europa, coinvolgendo oltre 6.500 partecipanti da 26 paesi, che ha evidenziato problemi seri che affliggono il settore:

  1. Preoccupazioni sulla sostenibilità: il 57% dei lavoratori PHS ha espresso dubbi sulla capacità di continuare nel proprio ruolo fino alla pensione.
  2. Intenzioni di abbandono: quasi il 60% dei lavoratori sta pensando di lasciare il settore nei prossimi tre anni a causa della bassa retribuzione e delle cattive condizioni di lavoro.
  3. Retribuzione e condizioni: il 61% dei datori di lavoro ha aumentato i salari per cercare di ridurre il turnover, ma i problemi sistemici richiedono soluzioni più ampie, a livello settoriale.
  4. Giovani e migranti: i giovani lavoratori e i migranti sono particolarmente vulnerabili, affrontando un sovraccarico di lavoro e una significativa instabilità.
  5. Salute e sicurezza: solo circa il 40% dei lavoratori ha ricevuto una formazione pertinente in materia di salute e sicurezza, evidenziando incoerenze negli standard.
  6. Lavoro non dichiarato: il lavoro non dichiarato rimane un problema significativo, che influenza la capacità di garantire un trattamento equo e buone condizioni di lavoro.

L’indagine sottolinea la necessità urgente di rafforzare il dialogo sociale e la contrattazione collettiva a livello europeo. Migliorare le condizioni di lavoro e garantire una retribuzione equa sono essenziali per il benessere dei lavoratori e per assicurare servizi di qualità per la società. Inoltre, l’indagine evidenzia il ruolo cruciale degli utenti-datori di lavoro nei settori PHS. Il loro contributo sottolinea l’importanza della rappresentanza e degli accordi collettivi per stabilire standard minimi e favorire un ambiente di supporto sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

Alla luce di queste conclusioni, è imperativo che le parti interessate, tra cui sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro e decisori politici, affrontino i problemi sistemici che affliggono il settore. Che si tratti di migliorare il riconoscimento pubblico e gli investimenti o di attuare misure per un miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata e combattere il lavoro non dichiarato, sono necessari sforzi concertati per costruire un futuro sostenibile per il settore dei servizi domestici e di assistenza domiciliare in Europa.

La Federazione Europea del Lavoro Domestico e dell’Assistenza Domiciliare (EFFE) riconosce e onora i contributi essenziali dei lavoratori domestici che assistono gli utenti-datori di lavoro nella loro vita quotidiana. Questi lavoratori svolgono un ruolo indispensabile nelle nostre comunità e i loro sforzi devono essere protetti attraverso relazioni di lavoro sostenibili e un dialogo costruttivo. La relazione tra lavoratori domestici e utenti-datori di lavoro è fondamentale per la qualità e l’efficacia delle cure fornite. È una relazione unica che deve essere preservata. Un partenariato forte, rispettoso e solidale assicura che entrambe le parti possano raggiungere una relazione lavorativa armoniosa e produttiva, portando a migliori risultati per tutti.

Oggi, siamo solidali con i 10,5 milioni di lavoratori domestici nell’UE e con milioni di altri in tutto il mondo. Prendiamo provvedimenti per garantire che questi lavoratori essenziali ricevano il riconoscimento, la protezione e il supporto che meritano. Facendo così, possiamo creare un ambiente equo e giusto in cui il lavoro vitale dei lavoratori domestici è valorizzato e i loro diritti sono rispettati.

In questa Giornata Internazionale del Lavoro Domestico, impegniamoci a risolvere le sfide che affronta il settore PHS e a fare in modo che le voci dei suoi lavoratori siano ascoltate e rispettate. Insieme, possiamo costruire un ambiente più giusto e solidale per i lavoratori PHS, assicurando la loro dignità, sicurezza e benessere.

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