La pandemia del Covid 19 ha enfatizzato la centralità del lavoro di assistenza nelle società moderne, ma ha anche messo in forte evidenza diverse criticità delle condizioni di lavoro del personale del settore. Perciò, nel settembre del 2021, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, la Presidente von der Leyen ha dato rilievo alla necessità di condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori del settore e ha annunciato una strategia europea per l’assistenza.
In questo contesto, il progetto Care4Care, finanziato dall’UE, sarà lanciato nel gennaio del 2023 con l’obiettivo di analizzare e raffrontare tramite un approccio multidisciplinare le condizioni di lavoro dei lavoratori del settore e la loro percezione dell’ambiente di lavoro e delle dinamiche lavorative in 6 stati membri (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Svezia). Si punta poi allo sviluppo di adeguati strumenti per migliorare la qualità dei posti di lavoro e lottare contro la discriminazione nel settore. Il progetto è finanziato per un periodo di tre anni nell’ambito del programma Horizon Europe al fine di studiare i rischi e gli aspetti di vulnerabilità dei lavoratori del settore, sensibilizzare loro e i rispettivi sindacati sui loro diritti e sostenere l’elaborazione di proposte legislative e di politiche a livello nazionale ed europeo.
Coordinato da una squadra con una lunga esperienza presso l’Università di Firenze, il consorzio Care4Care raggruppa 10 partner: Lunds Universitet (Svezia), Universidad de Girona (Spagna), Universidad de Sevilla (Spagna), Europa – Universität Viadrina (Germania), Uniwersytet Rzeszowski (Polonia), Organizzazione toscana delle università e della ricerca per l’Europa (Belgio), Université de Bordeaux (Francia), Federazione europea del lavoro domestico e dell’assistenza domiciliare (EFFE) (Belgio) e federazione europea dei servizi ai singoli (Belgio). Il consorzio può contare sul sostegno dell’istituto sindacale europeo (ETUI).
L’ambizione del consorzio in primis è creare un modello di analisi e regolamentazione del settore dell’assistenza che possa essere replicato in altri paesi europei e possa far venire alla luce nuove strategie di intervento pertinenti da parte delle istituzioni europee. In secondo luogo, si vuole dare una voce ai lavoratori a domicilio e ai loro rappresentanti nell’ideazione e applicazione di misure e politiche che influiscono sul loro quotidiano. In terzo luogo, si mira a creare una piattaforma online che renda accessibili ai lavoratori le informazioni sulle condizioni di lavoro nei paesi interessati.
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